giovedì 25 dicembre 2008


Un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo
da tutto il team de Il Volo di Elio!

>>>>>> Buone Feste <<<<<<

lunedì 22 dicembre 2008

Segnalazione Firenze - La Citè - Programma dell'ultima settimana 2008



>>>>>>>>>>>>>>Lunedì 22 ore 18.30 esposizione "ELABORAZIONI 2008" di Gianandrea Bercigli "Dipinti nati dalla fusione tra fotografia, elaborazione grafica e pittura, una ricerca artistica attraverso la quale l'immagine viene modificata, semplificata, ridotta, tramite l'uso dei toni del bianco e nero, fino a raggiungere l'essenza del soggetto rappresentato." (22 nov-4 dic) www.myspace.com/g1ana - Ore 21.30 Jam session jazz. House band: Simone Graziano: piano; Piero Spitilli: contrabbasso; Stefano Tamborrino: batteria.


>>>>>>>>>Martedì 23 ore 22 teatro danza "Noi (quasi) duri", di Laura Benfenati. Attori, danzatori: Laura Benfenati, Monica Maroncelli, Daniele Rosi, Guido Saudelli


>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Merc 24 a sorpresa - Giov 25 chiuso
Venerdì 26 musica Carneigra (musica popolare-mediterranea d’autore) www.myspace.com/carneigra
Sabato 27 musica Hernan Gipsy e Cesar Martignon (latin fusion) www.cesarmartignon.com/wordpress

>>>>>>>Domenica 28 ore 16.30 pomeriggio animalettura: fiabe animate e spettacoli per bambini. Ore 21.30 musica "16 corde" trio (jazz) Massimo Ciolli: chitarra; Simone Pascarella: chitarra ritmica; Marco Benedetti: contrabbassoIl trio parte da un repertorio di standards e originali nella tradizione caratteristica del jazz e del bop, con brani di autori come Parker, Raney, Drew, ecc., per poi svilupparsi con l'approccio a temi di composizione originale.


>>>>>>>>>Lunedì 29 ore 21.30 Jam session jazz. House band: Simone Graziano: piano; Piero Spitilli: contrabbasso; Stefano Tamborrino: batteria.
Martedì 30 ore 21.30 “Garibaldi-Romano-Garcini Trio”: Andrea Garibaldi pianoforte; Ferdinando Romano contrabbasso; Giovanni Garcini batteria.
Mercoledì 31 Chiuso


Natalia Bavar

sabato 13 dicembre 2008

RIFACCIAMOCI “LA PELLE”

testo tratto dal romanzo di Curzio Malaparte 

adattamento e regia Marco Baliani

scene e costumi Marion D’Amburgo

luci Roberto Innocenti

musica Mirto Baliani

con Marco Baliani, Elisa Cuppini, Marion D’Amburgo, Alessandra Fazzino, Maria Maglietta, Simone Martini,Guido Primicile Carafa, Michele Riondino, Giuseppe Sangiorgi, Caterina Simonelli

Mina: Napoli 1943 e lo sbarco degli Americani. Scoppia una frenesia liberatoria in tutta la città. Gli uomini si svestono della loro pelle per diventare saccheggiatori, strozzini, puttane. (Nello spettacolo omettono il piccolo particolare che Napoli cadde sotto 28.000 bombe in tre anni; colpiti ospedali, centri di ricovero e soprattutto abitazioni civili). La fame e la povertà come causa di tutte le atrocità che investono le vite dei sopravvissuti. Situazione storica, politica e sociale raccontata secondo il gioco delle sezioni. Molto belli i costumi, ricordano i quadri di Goya, così attenti nel raffigurare il particolare scabroso del mendicante, dell’emarginato o degli infermi. <<>> dice Baliani, un paragone un po’ azzardato, efficace solo nel rivelare come i precedenti trascorsi abbiano influito sulle linee del presente. Tuttavia è da vedere questo spettacolo, per riflettere sulla condizione umana e la sua insalubre ma inevitabile relazione con la guerra.   

giovedì 4 dicembre 2008

BLASTED

BLASTED di Sarah Kane

16.11.2008 – Teatro dell’Elfo, Milano


Dati tecnico artistici: 

Attori: Elena Russo Arman, Paolo Pierobon, Andrea Capaldi

Regia: Elio De Capitani

Luci: Nando Frigerio

 

Piero: Blasted è un testo formidabile. Una rappresentazione della violenza che non risparmia profanazioni continue del corpo, del linguaggio, dei luoghi rifugio di una società “che ha tre mesi di vita”. Un rilancio continuo di bruttura in bruttura, in un pozzo di cui non si tocca il fondo. La violenza comincia in una stanza d’albergo di second’ordine di Leeds per poi trasformarsi, confondersi, con quella di un albergo di un paesino squarciato dalla guerra dei Balcani (il testo è del 1995, in piena copertura dai parte dei media delle atrocità serbe) come rappresentazione dei frutti di un singolo albero. La violenza dello spettacolo disturba, ma non offende; destabilizza, ma non inorridisce. Un testo che paga la ricerca quasi speranzosa di un finale confortante che probabilmente non esiste e che infatti non trova, un testo che nella sua forma di rappresentazione assoluta non può restare che sospeso e irrisolto. Difficile addebitare a Sarah Kane di non essere andata fino in fondo vista la sua storia personale.

 

Delle scelte di regia di Elio De Capitani, restano le luci di Nando Frigerio che tagliano la scena da destra a sinistra e da sinistra a destra, per linee orizzontali. Dalla porta d’ingresso, da quella del bagno, dal frigobar, dal finestrone sulla strada arrivano cubi di luce che costruiscono ombre lunghissime, chiaroscuri inquietanti, di dimensioni e colori diversi. Reso onore, con plauso ammirato, al coraggio del regista, alla fatica degli attori, alle invenzioni di Frigerio, restano i limiti di uno spettacolo che non riesce a reggere un testo monolitico come Blasted. Ma quale tipo di attore, regista, scenografo potrebbe ?


Cami:Spazio rigorosamente cinematografico. Un impianto scenico tradizionale che tenta di fondersi sul finale, dove si accascia e sbanda alla Tim Burton, peccato che questo è teatro non stop-motion. Attori capaci, testo complesso. Risultato: effetto splatter.


>>>>INFO:www.elfo.org