domenica 10 maggio 2009

F A B B R I C A - E U R O P A 2 0 0 9 - X V I e d i z i o n e
Europa < > Mediterraneo < > Americhe _ Firenze 5-23 maggio 2009 _Stazione Leopolda e altri spazi

DOMENICA 10 MAGGIO - Fabbrica Europa ’09
Alla Stazione Leopolda proseguono le installazioni dei colombiani CARLOS MOTTA e JUAN ESTEBAN SANDOVAL e nel piazzale esterno la videoinstallazione West di KINKALERI.
TEMPO REALE alle ore 18.30 presenta l’esito finale del laboratorio condotto con i ragazzi delle scuole medie.
A seguire 3 spettacoli di danza: SAMUELE CARDINI e MARINA GIOVANNINI presentano alle ore 21 Pausa Paradiso; ALESSANDRO CERTINI alle ore 22 è protagonista del solo Tell me; SPAZIO NU alle ore 22.30 porta in scena Il teatrino di Rorschach. Cango ospita alle ore 21.30 l’ultima replica di Mutando Riposa per la regia di ROBERTO BACCI, mentre al Teatro Affratellamento (ore 21.30) debutta in prima europea Galileo Incatenato per la regia del croato BRANKO BREZOVEC.

10/5 ore 18.30 – 20 e dalle ore 23 in poi (fino al 23/5), Stazione Leopolda – ingresso libero – INSTALLAZIONE
Atti Democratici, CARLOS MOTTA: La Buena Vida / The Good Life; JUAN ESTEBAN SANDOVAL: Isola

10/5 ore 18.30, Stazione Leopolda – ingresso libero – MUSICA
TEMPO REALE: Officina Musica Live

10/5 dalle ore 21 (fino al 23/5), Stazione Leopolda (Piazzale Esterno) – ingresso libero – VIDEOINSTALLAZIONE
KINKALERI: West _ Video 2003-2009 – prima assoluta

10/5 ore 21, Stazione Leopolda – ingresso: singolo spettacolo 10 euro, 3 spettacoli danza 15 euro – DANZA
SAMUELE CARDINI / MARINA GIOVANNINI: Pausa Paradiso

10/5 ore 22, Stazione Leopolda – ingresso: singolo spettacolo 10 euro, 3 spettacoli danza 15 euro – DANZA
COMPANY BLU / ALESSANDRO CERTINI: Tell me

10/5 ore 22.30, Stazione Leopolda – ingresso: singolo spettacolo 10 euro, 3 spettacoli danza 15 euro – DANZA
SPAZIO NU: Il Teatrino di Rorschach

10/5 ore 21.30 (fino al 16/5 h 21.30), Teatro Affratellamento – ingresso 15/12 euro – TEATRO
LABORATORIO NOVE / BRANKO BREZOVEC: Galileo Incatenato – prima europea

10/5 ore 21.30, CANGO Cantieri Goldonetta – ingresso 10 euro (prenotazione obbligatoria) – TEATRO
COMPAGNIA LABORATORIO DI PONTEDERA: Mutando Riposa

// C O M U N I C A T O - S T A M P A
All’interno del progetto Atti Democratici, la Stazione Leopolda ospita le installazioni degli artisti colombiani Carlos Motta e Juan Esteban Sandoval, visibili per tutta la durata del festival. Motta espone La Buena Vida / The Good Life, un articolato progetto basato sulla registrazione video e fotografica di 300 interviste realizzate in 12 città dell’America Latina su temi quali la percezione individuale della politica estera degli USA, democrazia, leadership e iniquità sociale. L’installazione Isola di Sandoval prende in esame la radicale differenza tra la cultura indigena e quella occidentale, analizzando alcune modalità di interazione sviluppate dalle comunità amazzoniche e i meccanismi interni alle culture indigene che riescono a rafforzarne l'identità (5-23 maggio ore 18.30-20.00 e dalle ore 23.00 in poi – ingresso libero).

Officina Musica Live è la performance finale dell'orchestra elettroacustica composta da ragazzi delle scuole medie, esito del progetto di educazione musicale sviluppato da Tempo Reale con Agenzia Scuola di Firenze e Portaleragazzi.it. L’evento vede in azione i ragazzi impegnati in tre differenti ruoli: gli strumentisti, i lanciatori e i live electronicer (Stazione Leopolda, 10 maggio ore 18.30 – ingresso libero).

Kinkaleri presenta in prima assoluta l’opera video West completa: video realizzati in 5 anni in 12 città, proiettati in esterno alla Stazione Leopolda. In queste città, i passanti hanno dato vita a una performance: cadere a terra come morti dopo aver guardato fissi la telecamera (5-23 maggio dalle ore 21 – ingresso libero).

Marina Giovannini/Samuele Cardini presentano Pausa Paradiso: quattro danzatori si muovono alla ricerca di una congiunzione tra gli opposti, pieno-vuoto, femmina-maschio, forma-sostanza, luce-ombra (Stazione Leopolda, 10 maggio ore 21 – ingresso 10 euro; biglietto per i 3 spettacoli danza della serata: 15 euro).

Company Blu presenta Tell me, uno spettacolo tra parola, danza e multimedia, di e con Alessandro Certini. Il solo indaga il tema della costruzione della propria identità attraverso il dialogo con se stessi (Stazione Leopolda, 10 maggio ore 22 – ingresso 10 euro; biglietto per i 3 spettacoli danza della serata: 15 euro).

Spazio Nu con Il teatrino di Rorschach sviluppa un percorso drammaturgico dove il corpo è chiamato a far emergere personalità dinamico-scheletriche più che personaggi (Stazione Leopolda, 10 maggio ore 22.30 – ingresso 10 euro; biglietto per i 3 spettacoli danza della serata: 15 euro).

Una produzione che vede coinvolte diverse strutture internazionali è Galileo Incatenato, un’opera corale che nasce dall’incontro/scontro tra Vita di Galileo di Bertold Brecht e Prometeo Incatenato di Eschilo. I temi delle opere si rincorrono all’interno di una rigida partitura musicale. Messo in scena da un cast multinazionale (attori del Laboratorio Nove, artisti italiani e croati per il coro, il macedone Marjan Necak per la musica, collaboratori tecnici italiani e croati) ha la regia del croato Branko Brezovec, il più importante esponente della regia teatrale dell'est europeo di area balcanica. La pièce indaga la relazione tra scienza e arte, approfondendo in particolare il rapporto tra la scienza e il sistema di concetti che organizzano le nostre esperienze e le implicazioni che tale rapporto crea sulla creazione di nuove etiche e concetti morali (prima europea – Teatro Affratellamento, 10-16 maggio ore 21.30 – ingresso 15/12 euro).

Il nuovo spettacolo di Roberto Bacci, Mutando riposa, è un’opera teatrale da camera per 2 attori (Savino Paparella e Tazio Torrini) e 20 spettatori che dà voce alle esplorazioni sull’origine della coscienza. Due uomini si trovano in un giardino distrutto da una tempesta. L’uno, vissuto sempre nella grande casa adiacente, vi entra per la prima volta; l’altro, che ne ha accudito e sorvegliato la natura e la storia come un giardiniere, guida l’altro a visitarlo. Il rapporto tra i due viene scrutato per giungere alla creazione di alcune risonanze emotive e percettive comuni agli attori e agli spettatori (CANGO Cantieri Goldonetta, 10 maggio ore 21.30 – ingresso 10 euro, prenotazione obbligatoria).


10 maggio ore 18.30, Stazione Leopolda – MUSICA
TEMPO REALE: Officina Musica Live
Performance musicale con allievi dell’Istituto Statale Don Milani di Tavarnelle
Docenti di laboratorio: Tommaso Dini, Stefano Luca
Regia del suono: Michele Tadini - Assistente tecnico: Tommaso Selvetti
Con il contributo di: Ente Cassa di Risparmio di Firenze - In collaborazione con: Agenzia Scuola Toscana / PortaleRagazzi.it

Officina Musica Live è la performance finale dell'orchestra elettroacustica composta da ragazzi delle scuole medie, esito dell'omonimo progetto di educazione musicale sviluppato da Tempo Reale, in collaborazione con Agenzia Scuola di Firenze, per la diffusione di laboratori di creazione musicale con le nuove tecnologie nella scuola dell'infanzia, elementare e media, grazie al contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze e il supporto di PortaleRagazzi.it.
L'evento vedrà in azione una piccola “orchestra” di ragazzi impegnati in tre differenti ruoli: gli strumentisti, che suoneranno piccoli oggetti quotidiani (grattugie, bottiglie di plastica), i lanciatori, pronti a dare avvio a suoni derivati da elaborazioni elettroniche di laboratorio, e i live electronicers, composti dal microfonista che cattura il suono dal vivo degli strumentisti e l'elaboratore che acquisisce il segnale del microfonista e lo manipola in tempo reale su computer. L'orchestra, guidata da uno o più direttori, ovvero ragazzi scelti all'interno delle varie classi, eseguirà una composizione musicale che si ispira ai quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco.
• ingresso libero


10 maggio ore 21, Stazione Leopolda – DANZA
SAMUELE CARDINI / MARINA GIOVANNINI: Pausa Paradiso
Di: Samuele Cardini, Marina Giovannini
Con: Leone Barilli, Samuele Cardini, Martina Gregori, Marina Giovannini
Luci: Paolo Pollo Rodighiero - Progetto audio: Samuele Cardini, Marina Giovannini
Ottimizzazione e collaborazione: Squamo - Comunicazione: Francesca d'Apolito
Produzione: Fondazione Musica per Roma, CAB 008
Durata: 60'

“Pieno. Vuoto. Pausa. Cinque movimenti e una dualità costante: pieno-vuoto, femmina-maschio, forma-sostanza, luce-ombra. Elementi del doppio che si incontrano in un luogo immaginario o concreto quanto un'alba a Tokyo durante un tramonto a Roma. Un Paradiso, forse. Un tempo sospeso per ascoltare il riverbero di una danza dentro il corpo, per cogliere un'altra opportunità cambiando il punto di vista. I movimenti si compongono e si improvvisano, si creano, poi scompaiono, lasciando solo quel che appare della danza stessa e che diviene metafora della vita. Una riflessione sull'inizio e sulla fine, emblema di maschile e femminile. Quattro danzatori si muovono spinti dal cercare un anello-ponte tra gli opposti, una pausa: perfetta congiunzione tra dentro e fuori, tra materia e spirito. La composizione di movimenti è accompagnata da coreografie di luce che ampliano l' orizzonte tra l'alto e il basso, il sopra e il sotto.” (Cardini / Giovannini)

Pausa Paradiso è il punto d’arrivo di un percorso nato un anno fa dal progetto Studi per Luogo Comune presentato al Premio Equilibrio Roma nel febbraio 2008 presso l’Auditorium Parco della Musica, concorso di cui è risultato vincitore. Il lavoro è proseguito durante tutto l’anno attraverso diverse tappe intermedie indispensabili per indagare il rapporto tra corpo e spazio. Utilizzando luoghi differenti, Cardini e Giovannini sono partiti da un “luogo comune” tanto immaginario quanto fisico, per giungere alla scoperta di uno spazio abitato da gesto e da pause, uno spazio di equilibrio tra opposti.
• ingresso 10 euro (promozione > 3 spettacoli danza della serata: 15 euro)
10 maggio ore 21.30 (fino al 16 maggio ore 21.30), Teatro Affratellamento – TEATRO - prima europea
LABORATORIO NOVE / BRANKO BREZOVEC: Galileo Incatenato
Opera corale
Liberamente tratto da Vita di Galileo di Bertold Brecht e Prometeo incatenato di Eschilo - Adattamento e regia: Branko Brezovec
Musica: Marjan Necak - Scene: Stjepan Filipec - Costumi: Petra Mina - Movimento: Barbara Matijević
Luci: Roberto Cafaggini - Tecnico luci: Marco Santambrogio - Macchinista: Davide Clementi
Con: Silvano Panichi, Sergio Aguirre, Manola Nifosi, Lorenzo Berti, Suzana Brezovec - Coro: Luisa Pasello, Carmen Di Bello, Saša Matovina, Darko Matijašević, Dario Bercich, Ivica Žunić, Nataša Ožura, Ivanica Lovrić, Ljubov Košmerl
Con la partecipazione di: Romeo Martin Panichi, Pietro Ribatti - Al pianoforte: Mattia Damiani
Una produzione di: Laboratorio Nove, Centro Inizative Teatrali, Eurokaz Festival, Teatro Nazionale Croato di Rijeka, Festival Teuta - New Ancient Theatre di Montenegro - In collaborazione con: Fabbrica Europa, Fondazione Pontedera Teatro, Museo di Arte Contemporanea di Zagabria - Con il sostegno di: GENIO FIORENTINO
Durata: 1h 20’

“La verità riesce a imporsi solo nella misura in cui noi la imponiamo; la vittoria della ragione non può essere che la vittoria di coloro che ragionano. Tu parli dei contadini dell’Agro come se fossero il muschio che alligna sulle loro capanne! A chi mai può passare per la mente che ciò che a loro interessa, non vada d’accordo con la somma degli angoli di un triangolo? Certo che, se non si agitano, se non imparano a pensare, poco può aiutarli anche il più efficace sistema di irrigazione. Per tutti i diavoli, vedo bene che sono ricchi di divina pazienza; ma la loro divina furia, dov’è?” (B. Brecht, Vita di Galileo)

Branko Brezovec, sicuramente il più importante esponente della regia teatrale dell'est europeo di area balcanica, ha già lavorato a Firenze con il Laboratorio Nove in tre occasioni: Timone d'Atene di Shakespeare (in Europa ha raccolto consensi e premi), Wedding And Trials (ha vinto un bando europeo di Cultura 2000) e lo spettacolo sulla figura controversa di Tito Brosz che costituì un evento a Fabbrica Europa 2007. Un rapporto consolidato che ha aperto alla città di Firenze profonde relazioni con Festival e Teatri europei di qualità: dal Kampnagel di Amburgo, al Mess Festival di Sarajevo, al Festival di Zagabria Eurokaz; e che ora si avvale anche della collaborazione del nuovo Museo d'Arte Contemporanea della capitale croata. In questo nuovo lavoro si ripete la struttura multinazionale del cast: accanto alla regia di Brezovec spicca il ritorno del musicista macedone Marjan Nekak e collaboratori tecnici croati e italiani; il nucleo attoriale principale è composto da italiani, ma la maggioranza degli interpreti del Coro è croata. Croato è anche uno dei principali coproduttori, Teatro Nazionale di Rijeka, quel Festival Eurokaz di Zagabria che da 20 anni rappresenta il palcoscenico delle migliori proposte del teatro mondiale. Il progetto tratta di ciò che si potrebbe definire semplicemente la relazione tra scienza e arte, ossia il rapporto tra la scienza e i concetti che organizzano la nostra vita esperenziale e le implicazioni che tale rapporto crea sulla creazione di nuove etiche e concetti morali. Il testo nasce dall’incontro/scontro tra Vita di Galileo di Brecht e Prometeo Incatenato di Eschilo. I temi delle due opere si rincorrono all’interno di una rigida partitura musicale. Il Galileo scienziato, ma anche uomo del suo tempo che, dopo la fase luminosa del pieno rinascimento, si nutre delle grandi contraddizioni tra le soggettività sottoposte alle rigide leggi etiche e morali e il desiderio dell'uomo di ergersi esso stesso creatore di nuove verità attraverso lo strumento della scienza e dell'autonomia dell'intelligenza. E il Prometeo di Eschilo che nella sua condanna riesce a essere interprete del futuro a dispetto e a disperazione dell’onnipotenza di Zeus. Da un prigioniero dipende il futuro del tiranno, da uno scienziato condannato nasce la speranza per una nuova etica del mondo contemporaneo. Queste contraddizioni fanno muovere l’universo: l’onnipotenza è limitata dall’ignoranza e la conoscenza è limitata dall’onnipotenza. Nell’economia divina la somma delle sofferenze del mondo deve rimanere invariata, al centro della perfezione del cosmo, la scienza è teoria che non deve influenzare l'ordine mondiale delle sofferenze. Prometeo e Galileo proiettano all’infinito, attraverso la loro sofferenza, il nuovo ordine delle cose, ridanno all’uomo la dignità dell’imperfezione all’interno di un universo perfetto e, nello stesso tempo, tempio del caos.
• ingresso 15/12 euro


10 maggio ore 22, Stazione Leopolda – DANZA
COMPANY BLU / ALESSANDRO CERTINI: Tell me
Coreografia, danza, voce: Alessandro Certini - Ideazione multimediale: Federico Bucalossi
Sound design: Spartaco Cortesi - Disegno luci: Paolo Magni

“Dimmi, parlami, raccontami … tell me. Lo spettacolo tratta il tema della costruzione della propria identità attraverso il dialogo con se stessi.
In una ambientazione scenica virtuale, costruita con una “struttura audiovisiva in tempo reale”, il doppio digitale del protagonista parla un neolinguaggio costruito sulla propria individualità che assume spesso i caratteri ironici dell’incomprensione. Il duplice riflesso estetico e linguistico della nostra identità narrato, indaga lo spazio interiore con una tessitura di relazioni tra testo e danza che il corpo/autore intrattiene con se stesso.” (Company Blu)
• ingresso 10 euro (promozione > 3 spettacoli danza della serata: 15 euro)

10 maggio ore 22.30, Stazione Leopolda – DANZA
SPAZIO NU: Il Teatrino di Rorschach
Creazione di: Massimo Pierini e Alessio Targioni - Con: Massimo Pierini e Alessio Targioni
Disegno luci: Stefano Franzoni - Produzione: Spazio Nu

“Dopo alcune performance e studi, il primo lavoro Il teatrino di Rorschach prende forma da un impulso iniziale di non definizione aprioristica del lavoro che è stato, solo alla fine, riassunto dal tracciato fisico-creativo del teatrino: l’aver lasciato il corpo slegato da una partitura o da un’impostazione logica, artefice dell’epifania di umane relazioni e rituali abitudini, è stato l’inizio di un percorso drammaturgico al contrario, dove il corpo, non più al servizio di un’idea registica, coreografica o tematico-concettuale, si avvale di queste ultime, per meglio esprimere la sua natura linguistica, propensa più a far emergere personalità dinamico-scheletriche che personaggi. Seguire il corpo che scrive, osservarne il percorso, accettarne le indicazioni, il non pensato, il non deciso: questa è stata la condizione che ha creato un umano tracciato, il nostro teatrino delle ossa, dove l’azione svolta si dissolve per lasciare spazio alla danza delle emozioni, dell’invisibile, di ciò che resta.” (Massimo Pierini e Alessio Targioni)

Hermann Rorschach (1884-1922)
Il test o reattivo di Rorschach è considerato ideale per elicitare delle risposte attraverso l'uso di stimoli ambigui. Non esistono risposte giuste o sbagliate, ma dall'interpretazione delle risposte date a ciascuna macchia è possibile delineare un profilo per attitudini, un profilo di personalità e identificare eventuali nodi problematici del soggetto.
(…) la definizione stessa di "Test" risulta non essere totalmente adeguata, in quanto come test psicologico presenta scarsissime proprietà psicometriche.
• ingresso 10 euro (promozione > 3 spettacoli danza della serata: 15 euro)



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Tutto il programma su: www.ffeac.org - www.fabbricaeuropa.net

UFFICIO STAMPA: SIMONA NORDERA 347 9488210 - 055 358325 press@fabbricaeuropa.net
Assistenti: Giedre Bagdziunaite, Chiara Fontanella, Lorenzo Migno

Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee
Borgo degli Albizi 15, 50122 Firenze – Italia. Tel +39 055 2480515 / 2638480 Fax +39 055 2479757
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