martedì 7 ottobre 2008

Buenos Aires: Macbeth

Ficha técnica

Autor: William ShakespeareAdaptación y direcciòn general: Martín BarreiroActúan: Diego Verni, Lilia Cruz, Gabriela Caponetto, Mimí Ferraro, Fernando Lopez, Carlos Delger, Adrian Sett
Duratiòn: 1h 30’

Dirección: Teatro El Convento - Reconquista 269- Capital Federal – Buenos Aires
Días y horarios de las funciones: Sábados 23.00hsReservas: Tel. (011) 4264 – 1101 www.teatroelconvento.com.ar teatroelconvento@yahoo.com

Mina: Scenografia essenziale ma efficace (si tratta di teatro “de camara”): una pedana che corre lungo tutto il perimetro della scena. Luci notturne, si privilegia il chiaro-scuro. L’idea è quella di “illuminare l’oscurità”.
Per tutta la durata il ricorrente richiamo di percussioni suonate dal vivo, a generare il clima inquietante che esige l’opera stessa. Costumi che ricordano stili moderni. Solo Macbeth e Lady Macbeth indossano abiti d’epoca a segnalare la divisione tra il loro universo malvagio e sanguinario col mondo che li circonda e che poi andranno a distruggere.
L’attenzione si concentra sul contrasto interiore del protagonista, spesso rappresentato dalle Streghe, che restano in scena per tutta l’opera, tingendola di un carattere oscuro e soprannaturale. Inizialmente occupano il centro dello scenario, circondate dalla scenografia-pedana, a evocare la loro natura di spiriti fatidici; ma poi a mano a mano che l’opera prosegue, la loro azione si espande e invade tutto il campo scenico. In questa versione, Macbeth, deambula come un mostro insaziabile di potere. Non siamo di fronte a un uomo che cerca il suo posto nel mondo, ma a un uomo determinato a sterminarlo.
Spesso quadri visuali sostituiscono scene testuali, come l’assassinio di Banquo e quello di Lady Macduff e suo figlio. Altri si fondono, in testo e immagini, come nella scena dove entrano gli assassini di Banquo e l’apparizione del suo spettro alla festa che il tiranno offre ai nobili di Dunsinane. Nel finale, nonostante la presenza di pochi attori, l’intento è quello di disegnare una grande coreografia che mostra l’attacco al castello di Macbeth: l’avanzata delle truppe ribelli (Malcolm y Macduff), il bosco di Birnam che avanza, l’entrata al castello e per finire la lotta tra Macbeth e Macduff. Questo incontro, da vita ad una potente lotta con le spade, consolida il finale e cede il passo all’epilogo della tragedia.
Merita sicuramente una nota positiva l’impronta registica, chiara nel perseguire il suo obbiettivo: l’ avvicinarsi alla poetica dell’autore e alla sua concezione della condizione umana, tanto profonda quanto caotica, tanto provocatoria e smisurata come la vita stessa. Buona l'attuazione.

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