
Pomeriggio di pioggia come ormai accade da dieci giorni.
Giriamo per questo enorme cimitero monumentale in cerca della tomba di Gardel.
Piccole e lunghissime strade di una città di monumenti funebri.
C’è silenzio interrotto solo dal suono di molti alberi mossi dal vento.
La città sembra lontana ed invece ci siamo in mezzo.
Fiori coloratissimi ovunque tingono il grigio che ci circonda.
Cielo, tombe e monumenti sembrano essersi messi d’accordo.
Mattias inizia a fotografare lo stupefacente cielo che ci sovrasta.
Sempre più dettagli sembrano catturare la nostra attenzione
Mentre Maria in marmo appare stupita dal garofano
rosso che ha in grembo suo figlio.
Mattias: Nel luogo dove riposano i morti i vivi ereggono monumentali tombe alla memoria, la vita si trasforma in pietra. Sopra le tombe un tetto di nuvole e il taglio della luce a formare una scenografia perfetta. Entriamo attraverso un grande arco al di laª del quale ci sono da cappelle private in pietra lavata e friabile, e un maxi parcheggio sotteraneo per morti nel miglior stile anni settanta. Croci di legno e piccoli fiori di campo. La bellezza abita nel cimitero di Chacarita.
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