mercoledì 26 marzo 2008

Sex Segun Mae West


regia: Luciano Cáceres
attore: Ideth Enright, Dolores Ocampo, Cecilia Rainero, Héctor Bordoni

autori: René Pollesch
traduzione: Pola Iriarte
aiuto regia: Veronica Mc Loughlin
suggeritore:Sergio Aiello
costumi: Pepe Uría
realizzazione costumi: Susana Quiroga
realizzazione cappelli: Marcelo Péndola
progettazzione scenografica: Agustin Garbellotto
realizzazione scenografica: TINTO. B.A.
cameraman: Lucas Cánepa, Agustin Garbeliotto, Ignacio Rodriguez de Anca
presentazione video: Gustavo Macri, Pablo Irrazabal
luci: Mariano Rugerio
suono: Bárbara Levy
coreografia: Leticia Mazur
Produttore esecutivo: Mara Guerra
fotografia:
grafica:
prodotto da: TINTO.B.A
promosso da: Goethe-Institute, Ambasciata Tedesca dell'Argentina, Istituto Nazionale del Teatro

pagina web: www.tintoba.com.ar
email di contatto:

Note: Vincitori del Premio Clarin 2007, Dolores Ocampo (Attrice rivelazione) e Nominati al Premio Teatro del mundo, Luciano Cáceres (Nominato per la miglior regia), Agustin Garbellotto (Nominato per la miglior scenografia), Pola Iriarte (Nominata per la miglior Traduzione)

Teatro di messa in scena: Auditorium del Goethe-Institut di Buenos Aires

Accesa discussione in seguito a questo lavoro
sulla sua possibile comprensione in un altro paese.
Mattias ed io discutiamo in spagnolo
per non escludere Maria della Paz,
nuova amica che ci ha portato a vedere
questa prima produzione argentina.

Il lavoro in questione ha un ritmo frenetico
retto in maniera sbalorditiva da tutti gli attori per tutto il corso della “funcion”.
Il testo ci appare come una diarrea verbale sopra il tema del sesso
e sulle sue possibili applicazioni e funzioni sociali.
Linguisticamente comprendiamo poco,
ma il senso tragico emerge e ci arriva comunque.
L’aspetto di questo lavoro interseca alcune cose del porno, con il talk show e il reality.
Il video è usato fin dall’inizio come elemento narrativo.
La sua applicazione unita alla scelta della ripresa amatoriale produce un senso di fastidio.
Alcune persone escono.
L’aspetto pesante di questa proposta viene spesso spezzata da un’ironia pungente
che ho notato in numerosi lavori argentini.

E’ la prima volta che la crisi economica
viene mostrata con tutta la sua mostruosità
e solo chi vuol vederla può coglierla in questo lavoro
che altrimenti sembra non passarti alcuna sensazione.

Il teatro visto questa sera è dissacrante
e irriverente. Non si preoccupa del sacro né
ti da suggerimenti espliciti per la sua lettura.
L’utilizzo di tutti gli spazi sia fisici che narrativi
eª sovrariempito. Pieno.
L’addizionalità, l’indigestione visiva, uditiva
creano una metafora di una società ingorda e disperata,
ma tuttavia ironica e pungente
rivolta ad una condizione economica che altrimenti non sembrerebbe sopportabile.

Camilla

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